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Yulong DA9: il nuovo top di casa Yulong – Recensione

E’ passato un bel po’ di tempo dal lancio del passato top di gamma di Yulong, il DA8, un ottimo dac ad un prezzo competitivo, ma adesso l’attesa è finita con il rilancio del nuovo DA9.

Come il precedente anche il DA9 è un dac bilanciato con uscita cuffia, ora interamente bilanciata e a discreti.

Il setup di prova è costituito da

Sorgente: PC+Jcat USB sound Card

Ampli cuffie:M2tech MarleyYulong A28, , 2 x Questyle CMA800RSchiit Asgard,

CuffieApollo Audio Lab  Viper 6, Heir Audio IEM8, Hifiman HE560, Hifiman Edition X, Audeze LCDX, Sennheser HD800Fidelio X2, Denon AH-D200

Casse;Adam ARTist5

Lo Yulong DA9 è venduto su Amazon ad un prezzo di 1.189 euro

 

Costruzione ed ergonomia

Il DA9 è arrivato in un’anonima scatola di cartone o, ma molto bene imbottita. All’interno, oltre al dac, abbiamo trovato la classica corda di alimentazione da pc e un bel cavo usb di tipo A marchiato Yulong con contatti dorati.

Il case del dac è completamente realizzato in alluminio di buona qualità e con ottime finiture in colore nero..

Il frontale è stato nettamente migliorato, ora sono presenti solo una manopola attraverso cui si controllano tutte le funzioni e si regola il volume, un piccolo schermo con le informazioni principali e due uscite cuffia, una classica da 6,3 mm e una bilanciata con XLR a 4 poli. Il frontale è placcato in oro che abbinato al nero del case  offre un abbinamento elegante senza scadere nel pacchiano.

La manopola permette di controllare tutte le funzioni: con una pressione breve si sceglie l’input, mentre premendo a lungo si può modificare il filtro scelto oppure passare dalla modalità con controllo del volume a quella con l’uscita fissa (pure dac) a quella headphone amp che esclude tutte le uscite esclusa quella cuffia.

Sullo schermo sono indicate le modalità operative del dac. Al primo posto troviamo l’input selezionato, il filtro impostato, la frequenza a cui il dac sta lavorando, il volume a cui è impostato oppure la scritta “pure Dac” se si sta utilizzando l’uscita fissa.

Passando al retro troviamo le numerose connessioni in entrata e in uscita.

Partendo da destra troviamo la vaschetta IEC per l’alimentazione, un ingresso AES/EBU, il connettore USB di tipo, un ingresso ottico, un ingresso coassiale, le uscite bilanciate e quelle sbilanciate che possono funzionare contemporaneamente.

La dotazione è molto completa e troviamo tutto quello che è necessario per qualsiasi uso.

Pure i piedini sono di ottime qualità e molto particolari. Realizzati in alluminio pure loro, ognuno dei quattro piedini poggia su cinque sferette in silicone smorzanti.

Purtroppo è assente un telecomando che sarebbe risultato molto comodo abbinato alla funzione pre per controllare il volume a distanza.

Il DA9 è basato su un chip AK4497 abbinato all’ultimo chip XMOS per l’ingresso USB alimentato dal toroidale interno e permette al dac la decodifica nativa di tutti i file DSD inclusi. La scelta di alimentare il chip usb internamente permette di isolare completamente il dac dal resto del sistema, quindi non bisogna preoccuparsi degli eventuali disturbi dall’alimentazione del pc.

Al contrario del DA8, il circuito di amplificazione per cuffie del DA9 è realizzato a discreti e realmente bilanciato. La sezione di amplificazione è potente e fornisce 3W su 32 ohm in bilanciato, mentre si scende a 2,2 W in sbilanciato.

Come suona e capacità di pilotaggio

Con il DA9 Yulong ha deciso di modificare il family sound passando dal loro classico suono caldo e morbido ad una resa più precisa e neutrale. Il risultato è riproduzione più dinamica e veloce senza scadere però nell’iper dettaglio o in una resa eccessivamente “digitale”.

Questa nuova firma sonora penalizza un po’ le incisioni scadenti, ma garantisce una resa migliore con incisioni di livello essendo più aperto in gamma alta.

In caso si preferisse un sound più morbido si può comunque agire sui filtri che possono rendere il suono più morbido o andare ancora più verso il dettagliato e analitico.

L’unica area in cui il DA9 pecca leggermente è in basso. Se cercate un basso profondissimo ed esplosivo questo potrebbe essere non essere il vostro dac, mentre se preferite un basso veloce, pulito e senza sbavature potete andare tranquilli.

Passando alla sezione cuffie c’è una grande differenza tra l’uscita bilanciata e sbilanciata. La maggior potenza dell’uscita XLR regala a quasi tutte le cuffie una resa nettamente migliore, soprattutto in dinamica e resa in gamma media, mentre l’uscita da 6,3 mm risulta preferibile solo per cuffie estremamente sensibili oppure con le IEM in modo da evitare sibili dovuti a una potenza eccessiva.

Ovviamente la sezione di amplificazione interna non raggiunge le vette di amplificatore stand alone come il Questyle CMA800r o un Woo Audio, ma è comunque di ottima qualità e regge tranquillamente il confronto di amplificatori dedicati nella fascia under 1000 €, soprattutto in bilanciato.

Grazie alla grande potenza il DA9 pilota tranquillamente quasi tutte le cuffie comprese le cuffie ad alta impedenza e le orto dinamiche.

Anche la sezione pre è molto buona e la scelta di non utilizzare la sezione di controllo digitale del chip dac, ma implementare una soluzione analogica si è rivelata vincente.

 

Conclusioni

Il DA9 è un ottimo dac sulla fascia tra i 1.000 e i 1.500 euro.

Le performance come dac puro sono veramente ottime sia usato in modalità con uscita fissa che utilizzato in modalità preamplificatore.

Il tutto è condito da un’ottima e potente sezione di amplificazione che si abbina a tutte le cuffie e rivaleggia con amplificatori dedicati sotto i 1.000 euro.

L’unico disappunto è per l’assenza di un telecomando che avrebbe reso il DA9 molto più comodo quando utilizzato come pre.

Recensione in breve

Voto: 8,5 su 10

Pro:

  • Ottima sezione dac
  • Presenza di filtri diversi
  • Buona sezione amp
  • Esteticamente curato

Contro:

  • Assenza di un telecomando

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