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Cypher Labs Theorem 720: Hi Fi in mobilità – Recensione

Con l’avvento degli smartphone e l’ascolto sempre più spesso in mobilità è nata una nuova serie di dispositivi dedicati ad essi. Per primi sono arrivati gli amplificatori in grado di garantire più potenza poi è stato la volta dei dac in grado di estrarre il segnale in digitale dai cellulari per sostituire i limitati dac interni degli smartphone con uno esterno più performante. In questo articolo proveremo in dispositivo che unisce ampli e dac in un unico contenitore, ovvero il Theorem 720 di Cypher Labs.

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Cypher Labs è un’azienda americana che produce dac dedicati all’utilizzo con smartphone. Prima è stato il turno del loro AlgoRhythm Solo –dB e l’ AlgoRhythm Solo –R dac dedicati agli iDevice di Apple(e compatibili pure con il PC), seguito dal recente Theroem 720 che ha aggiunto l’amplificatore e la compatibilità con Android oltre ai dispositivi Apple e pc.

Tutti i prodotti Cypher Labs sono progettati e realizzati negli USA.

Di seguito il setup di prova

Sorgente: Ipod, PC

Cuffie:  Sennheiser HD650, Denon AH-D2000, Heir Audio A.4i, Hifiman HE500

I prodotti Cypher Labs sono distribuiti in Italia da Audio Azimuth ad un prezzo di listino di 980 Euro.

 Specifiche tecniche

Potenza 205mW@32Ω, 320mW@50Ω, 68mW@300Ω and 34mW@600Ω
Input Mini Usb
Output Line out: jack 3,5 mm, Cuffie: jack 3,5mm e mini balanced
Impedenza uscita <1 ohm
Peso 300 g
Dimensioni  120mm (136 incl volume knob) x 29mm x 64mm

 

Confezione e contenuto

La confezione del Theorem 720 è molto ricca.  Oltre al dac/ampli troverete quattro elastici, due grandi e due più piccoli, per legare il vostro dispositivo al Theorem, una toppa in pella con il logo, il caricabatterie,  un cavo usb per la connessione al pc, tre cavi per la connessione ai dispositivi Apple (2 con il connetore di vecchio tipo e 1 con il nuovo connettore dell’Iphone 5), un cavo con connettore micro usb e mini usb per connette il dac ai dispositivi android, un adattatore  usb>micro usb e le istruzioni.

Costruzione ed ergonomia

Il Theorem 720 è un bell’oggetto, ben costruito e compatto una volta preso in mano. Essendo un dispositivo portatile le dimensioni sono ridotte e il dispositivo risulta delle dimensioni di un Iphone 4, anche se più spesso. Il parallelepipedo misura 120 (136 con la manopola del volume)  x 29 x 64 con un peso non indifferente di 0,3 kg.

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Il dac è totalmente nero fatta eccezione dei quattro loghi dell’azienda stampati a rilievo  in bianco sulle quattro facciate libere. Passando alla parte frontale troviamo un’uscita cuffie con jack da 3,5m,m un’uscita cuffie bilanciata con un connettore di tipo Camera Plug 163-191J-E, l’ingresso micro usb e la manopola per la selezione del volume che fa anche da interruttore da accensione. La manopola è molto curata, sul frontale troviamo il logo stampato in bianco, mentre il lato è totalmente zigrinato per ottenere la miglior presa possibile. Sulla facciata opposta invece troviamo il led blu che indica l’accensione, il connettore per il caricabatterie, il line out da 3,5 mm fisso per l’utilizzo come dac standard e il selettore di guadagno con tre possibili settaggi, alto (H), medio (M) e basso (L).

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Essendo un dac portatile ovviamente l’alimentazione è fornita da una batteria. Cypher Labs ha svolto un ottimo lavoro in questo campo e con sole tre ore e mezza di carica la batteria ha retto per 18 ore con un dispositivo Apple e persino di più con uno android. Il motivo di questa discrepanza è che il Theorem durante l’utilizzo ricaricherà il dispositivo Apple collegato, mentre gli smartphone android non supportano questa funzione.

Rimuovendole otto viti dei due frontali e possibile sfilare la scheda interna. La prima cosa che si nota è la notevole batteria da 3,7 V e da ben 8.700 mAh che spiega la notevole autonomia.

Passando all’altro lato della scheda possiamo vedere i chip usati. Al centro della scheda troviamo il ricevitore usb è basato sul noto chip Xmos che garantisce un trasferimento asincrono dei dati e una grande qualità.

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La parte di conversione digitale analogica invece è fornita da un chip AKM 4396 che supporta file fino a 24 bit con campionatura a 192 khz.
Per l’amplificazione invece sono stati usati quattro chip ADA4897-2. Uno è utilizzato per il line out, uno per l’uscita cuffie sbilanciata e due per l’uscita bilanciata, uno per ogni canale.
Grazie alla moltitudine di cavi presenti all’interno della confezione il Therome 720 è subito pronto all’uso con qualsiasi dispositivo. La disposizione dei connettori sui  cavi inoltre è  realizzata in modo intelligente e pensata per legare smartphone e dac con gli elastici in dotazione senza torcere i cavi.

Come prima accennato il Theorem 720 può funzionare con pc, dispositivi Apple e Android.

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Per l’utilizzo con i dispositivi Apple e Max OSX basta connettere il dispositivo con i cavi in dotazionee questo funzionerà automaticamente utilizzando la normali applicazione per la riproduzione di musica, mentre per Windows è necessaria l’installazione dei driver che trovate a questa pagina.

Con i dispositivi Android invece la cosa è più complicata dato che il sistema è molto frammentato e non è possibile testare l’oggetto con tutti i dispositivi presenti sul mercato. Inoltre per utilizzare un dac usb è necessario utilizzare l’applicazione USB audio player  Pro dal costo di 7 euro. Un elenco di smartphone compatibili può essere trovate a questo link http://www.extreamsd.com/USBAudioRecorderPRO/

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Come suona e capacità di pilotaggio

Nonostante possa apparire strano il Theorem 720 non è stato pensato per le in ear, bensì per le cuffie full size. Infati con IEM sensibili e a bassa impedenza sono avvertibili forti fruscii già con il guadagno impostato al minimo. Nonostante le dimensioni e l’alimentazione il Theorem è molto potente e già con il guadagno al minimo riuscirete a raggiungere volumi molto alti con la maggior parte delle cuffie.

La prima parte della prova si focalizzerà sull’utilizzo in sbilanciato del Theorem 720.

Iniziamo da una cuffia semplice con le solite Denon Ah D2000 e il guadagno impostato al minimo. Grazie alla bassa impedenza d’uscita il Theorem riesce a tenere a bada il basso esuberante di questa cuffia e donargli un suono molto neutro e dettagliato. Il carattere del Theorem non è caldo, ma non per questo risulta affaticante o aggressivo, anzi è abbastanza musicale con solo un lieve accenno di “digitale” sulle voci. La gamma media è al punto giusto e la scena parecchio estesa.

A sorpresa il Theorem pilota senza incertezza anche le ostiche HD650 e ben si abbina al carattere scuro di questa cuffia e sparisce qualsiasi senso di digitale. Anche la gamma media tipicamente arretrata delle HD650 risulta molto credibile e spostata in avanti. La gamma alta risulta inaspettatamente brillante ed ariosa, a volte anche leggermente aggressiva’unico difetto è forse la gamma bassa eccessivamente controllata che fa perdere un po’ di impatto. Il risultato è migliore di quello ottenuto con molti ampli desktop, il che mi ha colpito molto.

Per ultime connettiamo le HE500 (ebbene sì, pilota bene pure quelle). Anche qui la gamma bassa risulta leggermente frenata, ma comunque godibile data l’estrema estensione di questa cuffia. Nonostante la tipica difficoltà di pilotaggio delle orto, il Theorem riesce a tirare fuori un’ottima gamma media molto naturale e con una resa vocale ottima con queste cuffie. La cosa più notevole è la scena, veramente molto estesa e precisa.

Grazie ad un adattatore a 4 pin Xlr siamo riusciti pure a provare le HD650 e le HE500 in bilanciato.

Nonostante la potenza erogata sia uguale con entrambe si nota un netto allargamento della scena e un miglior dettaglio. I cambiamenti non sono drastici, ma se potete scegliere vi consigliamo vivamente questo tipo di collegamento per una resa migliore.

Anche usato come dac puro attraverso il line out il risultato è degno di nota.

Il Theorem risulta molto dettagliato e lineare, senza effetti speciali ne rigonfiamenti. Il basso non è molto esteso, ma preciso e dettagliato e la gamma media è veramente buona e musicale. La gamma alta è brillante, ma senza risultare affaticante. La scena risulta parecchio estesa in larghezza con un’ottima scansione dei piani sonori.

Conclusioni

Il Theorem si è rivelato veramente un’eccellente sorgente portatile, anche se forse un po’ troppo ingombrante.

Questo “piccolo” dac non teme nessuna cuffia e riesce ad ottenere ottimi risultati anche abbinato a cuffie difficili come le HD650 o le Hifiman, mentre va in difficoltà con le IEM dato il guadagno elevato.

In caso lo vogliate usare anche come dac domestico il Theorem può dare grandi soddisfazioni grazie ad un dettaglio molto elevato ed a una risposta in frequenza molto lineare.

Ottima la batteria con una durata stupefacente.

La costruzione è molto buona, anche se può risultare ingombrante per un uso mobile, e la dotazione presente nella confezione è veramente da 10, completa in tutto, eccetto di un adattatore per la connessione in bilanciato, non proprio semplice da reperire.

Il costo è elevato, ma se viaggiate spesso può essere giustificato dalla buona resa.

Recensione in breve

Voto: 8,5 su 10

Pro:

–          Buona costruzione

–          Pilota tranquillamente qualsiasi cuffia

–          Sezione dac molto buona

–          Confezione completa di tutto

–          Batteria da prima

–          Ricarica i dispositivi apple

 

Contro:

–          Ingombrante

–          Non adatto alle IEM

 

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