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Amplicatori: Pop Pulse Mini Headphone Amp – Recensione

Con la recensione del Pop Pulse Mini Headphone Amp iniziamo con una serie di recensioni dedicate ai mini amp.

Con l’avvento di lettori portatili sempre più piccoli e alimentati con batterie a 5 V si è posto un problema, quello della potenza in uscita per le cuffie. Nonostante i lettori moderni siano dotati di dac potenzialmente buoni sono molto limitati dai pochi milliwatt di potenza in uscita che non li rende in grado di far rendere al meglio praticamente nessuna cuffia. Per far fronte a questo sono fioriti le soluzioni portatili, ovvero amplificatori di modeste dimensioni ed alimentati a batteria.

Il Pop Pulse non è piccolo come i concorrenti come ad esempio il Fiio e6 od il nuovo Nuforce MMP, ma resta comunque altamente trasportabile.

La cosa che può invoglia all’acquisto del piccoletto è l’incredibile potenza dichiarata su 32 ohm, ovvero 1,8 W, roba che la maggior parte degli ampli cuffie desktop, anche costosi, si sogna.

Il setup di prova è costituito da:

Sorgente: Sansa Clip + con Rockbox

Cuffie: Denon Ah-D2000, Hifiman He400, Sennheiser HD600

Il Pop Pulse può essere acquistato a 115 euro sul sito Playstereo

 

Specifiche tecniche

Batteria

2 batterie da 9 V Alcaline/NiMH/NiCd

Risposta in frequenza

0hz-40khz +-0.05dB

THD

>102dB

Potenza output

1,8 W @ 32 ohm

Durata batteria 

20 ore

Dimensioni

70 x 108 x 23

Peso

215 g

 

Costruzione, ergonomia e confezione

La costruzione non è certo il punto di forza di questo mini ampli.

Il case è costituito da un involucro metallico di qualità abbastanza bassa chiuso ai due lati da due placchette avvitate con 2 viti a brugola ciascuna. Se dovete cambiare batteria vi toccherà svitare le viti. La cosa peggiore è che anche svitare le viti non è semplice come si pensa dato che i filetti su cui sono avvitate sono imbarazzanti e realizzati molto male.

Un lato dell’ampli è totalmente vuoto, mentre sull’altro troverete un interruttore a leva per l’on/off, scelta abbastanza assurda per un lettore portatile, un jack da3,5 mm in entrata, una da 3,5 mm in uscita e la manopola del volume. I jack sono di qualità molto bassa ed i jack tendono a non rimanere ben saldi e ogni tanto si perde il contatto con il canale destro o sinistro. La manopola è totalmente liscia ed è molto piccola, per cui tende a scivolare tra le dita quando si regola il volume.

Le dimensione ed il peso del Pop Pulse sono maggiori dei mini classici, ma rimaniamo sempre nell’ordine di uno smartphone con schermo da 4”

Una volta aperto l’ampli ci troviamo davanti ad una piccola scheda da cui escono i due connettori a cui connettere le batterie da 9V, non incluse nella confezione.

Per una scelta poco felice le batterie non sono ancorate al case, quindi ogni volta che si muove il case si sentono le batterie che si spostano.

L’ampli si affida a due chip LME49710NA mono della Texas instrument e a due buffer BUF634P dell Burr Brown.

Nella confezione troverete solo l’amplificatore, le batterie vanno acquistate a parte

 

Come suona

Vista la potenza dichiarata non ho resistito ed ho provato subito il piccoletto con le cuffie più esigenti in questi termini, le He400.

In effetti la potenza che tira fuori il Pop Pulse è notevole e riesce a pilotare bene le He400, facendo uscire bene la gamma media che arretra in assenza di potenza. Purtroppo la resa però non è perfetta, anzi.

La gamma bassa è troppo tenuta a freno e non scende in profondità come le Hifiman possono fare. Il suono inoltre è duro ed affaticante ed in alcuni frangenti distorce in modo udibile. La resa delle voci è abbastanza nasale e abbastanza povera. Anche la resa strumentale non è di buon livello dato che tutto suona molto esile e poco musicale.

Il dettaglio è abbastanza scarso in relazione alla capacità reali della cuffie e la scena molto schiacciata.

Dopo la cuffia difficile perché richiede molta potenza passiamo alla cuffia difficile perché ad alta impedenza, le HD600.

Anche qui i risultati in fatto di potenza sono sorprendenti date le dimensioni del tutto, probabilmente grazie all’alimentazione delle due batterie da 9 V in serie.

A dispetto delle dimensioni le HD600 vengono pilotate abbastanza bene e non presentano neanche i problemi di distorsione che si presentavano con le HE400.

Anche qui però si presentano più o meno i problemi di prima: la limitatezza dei bassi che proprio mal si abbina ad una cuffia che già di suo non fa dei bassi il suo punto di forza, mentre la resa delle voci invece è meno nasale, anche se restano molto sottili. Il suono risulta ancora duro ed affaticante ed anche la scena, buona nelle HD600, è schiacciata.

Per ultima proviamo una cuffia semplice come le Denon che richiede solo un’uscita a bassa impedenza per andare bene.

Il basso con il freno a mano con una cuffia che normalmente scende da brivido è meno fastidioso e rende le Denon una cuffia che scende in modo comune, togliendo però uno dei più grandi plus a questa cuffia.

La presentazione del tutto è anche in questo caso molto ed affaticante, con la musica che viene sparata dritta in “faccia”.

In sintesi si ripongono gli stessi problemi trovati con le altre cuffie, dalla resa delle voci alquanto particolare e brillante alla scena molto ristretta rispetto al potenziale della cuffia.

Da segnalare che ogni tanto s’innescano dei fruscii che durano alcuni secondi

 

Conclusioni

Il Pop Pulse è un ampli molto potente e pilota in potenza anche cuffie difficili come Hifiman e Hd600, purtroppo ha un carattere fortissimo ed una resa molto particolare.

Il suono è frenato in basso, con una resa delle medie molto dura ed affaticante che vi farà togliere le cuffie in poco tempo ed un’idea delle voci tutta sua.

Se volete un ampli portatile a batteria che può pilotare di tutto ad un prezzo tutto sommato conveniente rispetto alla concorrenza potete considerarlo, ma vi consiglierei vivamente di ascoltarlo prima

 

Recensione in breve

Voto: 5,5 su 10

Pro:

-Potentissimo per le dimensioni

-Alimentazione a batteria ad alto voltaggio

Contro:

-Costruzione di livello molto basso su tutti gli aspetti

-Resa sonica ed equilibrio tonale

-Suono affaticante

-Batterie non incluse

-Fruscci che durano alcuni secondi e scompaiono

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