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Ifi xCAN: Un piccolo concentrato di potenza tascabile – Recensione

IFI è una dei produttori che recentemente si sta dimostrando più attiva nel mercato cuffie con prodotti sempre innovativi

Poco tempo fa avevo parlato dell’ottimo xDSD, un dac estremamente compatto, ma performante che mi aveva veramente stupito.

Oltre all’xDSD, Ifi aveva presentato anche l’xCAN, un amplificatore portatile, una nicchia di prodotti ormai in estinzione, con però l’aggiunta della funzionalità di dac wireless andandosi parzialmente a sovrapporre all’xDSD, ma differenziandosi per una maggiore attenzione sulla potenza erogata e per una cura minore sul versante conversione secondario in questo prodotto.

Ero veramente curioso di provare l’xCAN, specialmente per la notevole potenza erogata, ben 1 W in modalità bilanciata, che lo dovrebbero rendere in grado di amplificare la maggior parte delle cuffie

In Italia IFI è distribuita da Pro Audio Italia che propone l’xCAN ad un prezzo di listino di 349 euro.

Costruzione e caratteristiche

L’xCAN a prima vista è identico all’xDSD nell’aspetto differenziandosi solo nella parte frontale e posteriore, ovvero nelle connessioni

Come per l’xDSD trovo il design veramente riuscito anche se la superficie lucida è una vera calamita per le imponte

Al contrario dell’xDSD, l’xCAN è stato pesato principalmente come amplificatore, infatti sul retro sono presenti due connettori analogici, uno jack sbilanciato da 3,5 mm e un jack bilanciato da 2,5 mm per la connessione ad una sorgente, mentre la presa usb type c è pensata solo per la ricarica, quindi la funzione di dac cablato non è presente. L’xCAN può essere usato come dac solo in modalità wireless attraverso la connessione bluetooth. Oltre ai tre connettori è presente anche un selettore per scegliere le tre modalità di intervento per la funzione xBass.

Sul frontale invece troviamo la rotellina per il volume che funge anche da tasto d’accensione, i due output, bilanciato da 2,5 mm e sbilanciato da 3,5 mm, e un tasto per il pairing e per attivare le varie equalizzazioni. Il led posto al centro della rotellina del volume cambierà colore, dal rosso al blu, in base al volume impostato.

L’xCAN è molto più potente rispetto all’xDSD e può fornire fino a 380 mW a 32 ohm in sbilanciato arrivando addirittura ad 1 W in bilanciato. Il tutto è possibile grazie ad una circuitazione interamente dual mono.

Come per l’xDSD sono presenti la modalità 3D+ per aumentare lo stage e la modalità xBass settabile in 3 modi per avere una maggior presenza in gamma bassa.

Pur essendo secondaria la funzionalità dac è consentita da un chip Sabre di buona qualità che converte il segnale digitale ricevuto dal chip Bluetooth che purtroppo è fermo al protocollo 4.2.

Il tutto è alimentato da una batteria da 2200 mAh che garantisce 12 ore di riproduzione .

Come da tradizione IFI la confezione è molto completa e comprende un cavo di ricarica e due cavi di interconnessione analogici: un cavo aux bilanciato e uno sbilanciato per connettere le sorgenti oltre ad una piccola sacchetta per il trasporto.

Come suona

Partendo dalla funzionalità dac è chiaro che l’xDSD si dimostri un prodotto superiore grazie anche alla connessione camblata ed ad un’attenzione maggiore per la parte di conversione, ma passando ad un uso come amplificatore le cose cambiano. L’xCAN è nettamente più potente rispetto all’xDSD e si dimostra molto più a suo agio soprattutto utilizzando cuffie non facili da pilotare. L’xCAN si è dimostrato abbastanza sensibile alle sorgenti, ma già connettendo un dap di media gamma si possono tirar fuori prestazioni veramente interessanti. L’xCAN pur essendo più potente si è rivelato più silenzioso anche con le IEM sensibili.

L’xCAN è un amplificatore abbastanza neutro con un grande dettaglio e dinamica. Collegandolo ad una buona sorgente si avrà un’ottima estensione in basso ricca di dettagli e dinamica. In caso si volesse una maggiore quantità si può sempre attivare la funzione Xbass che non va banalmente a gonfiare la gamma medio bass, ma è realmente godibile, specialmente con alcuni generi.

La gamma media è molto presente, soprattutto quando non è attivo l’Xbass, e con una resa vocale molto coinvolgente che si contraddistingue anche qui per dettaglio.

Buoni risultati anche in gamma alta dove non sono presenti sibilanti ne altri picchi fastidiosi.

Insomma l’xCAN può rivelarsi un ottimo compagno per qualsiasi sorgente portatile eliminandone qualsiasi limite di potenza e risultando molto trasparente.

Conclusioni

All’inizio ero un po’ scettico sull’xCAN in quanto pensavo a sovrapporsi in parte all’xDSD, invece si è rivelato un buon prodotto.

In caso abbiate già una sorgente che vi piace con dei limiti di potenza, l’xCAN è il prodotto che fa per voi e vi permetterà di usare quasi qualsiasi cuffia grazie alla sua potenza, dalle IEM più sensibili alle cuffie più esigenti.

Al contrario se siete alla ricerca di una sorgente portatile il mio consiglio è di orientarvi sull’xDSD che rimane uno dei miei dac portatili preferiti.

Recensione in breve

Pro:

-Costruzione ottima

-Molta potenza e controllo

-Dotazione completa

Contro:

-La scocca lucida è una calamita per le ditate

-Porta usb solo per la ricarica

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2 Responses to Ifi xCAN: Un piccolo concentrato di potenza tascabile – Recensione

  1. Filippo 19 Agosto 2019 at 16:10 #

    interessante recensione , sono alla ricerca di un dac/amp portatile da collegare al v30 LG e questa poteva essere una alternativa più economica rispetto al xdsd o al chord mojo…
    …la tua ultima frase ha però colto nel segno
    meglio quindi risparmiare ancora un pò 😉

    • Matteo 21 Agosto 2019 at 23:45 #

      Ciao,
      Considerando che il V30 ha già una buona sezione dac collegare l’xCan in analogico e usarlo come amplificatore potrebbe essere una buona soluzione.

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