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Singxer SDA-1: un dac dal buon rapporto qualità prezzo – Recensione

Singxer è un’azienda cinese molto giovane che è diventata popolare per essere stata una delle prime presentare dei convertitori USB-SPDIF basati sull’ultima versione del chip XMos, l’U088, come per esempio il convertitore SU1 recensito qualche tempo fa

Dopo aver presentato varie implementazioni dell’xmos tra cui varianti stile pennetta o per OEM Singxer ha deciso di buttarsi anche nella produzione del suo prima dac, l’SDA-1

Non seguendo le tenndenze del momento Singxer ha prodotto un dac classico con uscite fisse e senza uscita cuffia basato sul nuovo chip AK4493 con supporto nativo al DSD

Di seguito il setup ii prova

Sorgente: PC+Jcat USB sound Card

Ampli cuffie:M2tech MarleyYulong A28, , 2 x Questyle CMA800RSchiit Asgard,

CuffieApollo Audio Lab  Viper 6, Heir Audio IEM8, Hifiman HE560, Hifiman Edition X, Audeze LCDX,  Fidelio X2, Denon AH-D200

Casse;Adam ARTist5

Singxer è distribuita in Europa dagli olandesi di Magna Hifi che lo propongono ad un prezzo di 725 euro.

 

Costruzione ed ergonomia

Il Singxer SDA1 adotta un design molto essenziale e senza fronzoli.

Il case è interamente in metallo nero.

Sul frontale sono presenti solo due pulsanti, uno per la scelta dell’input e uno per il muto, e diversi led che indicano l’ingresso utilizzato e la frequenza di campionamento del file in riproduzione. Purtroppo il tasto di on/off è sul retro, soluzione che ho sempre trovato piuttosto scomoda.

Sul retro invece troviamo i numerosi ingressi: un ingresso usb, due spdif, uno con connettore rca e uno BNC, l’ingresso I2S fornito da un connettore Hdmi e l’AES/EBU. L’SDA ha sia le uscite rca che XLR bilanciate. Come prima accennato le uscite sono fisse e non è possibile controllare il volume.

Scoperchiando il dac ci troviamo dacanti la grossa scheda e due alimentatori toroidali di cui uno incapsulato.

La conversione è fornita da un chip AKM AK4493  che lavora insieme ad un FPGA Xilinx, mentre l’ingresso USB è gestito dall’ultima versione del chip XMOS.

Sul retro invece troviamo l’ingresso USB di tipo A, una coppia di output RCA e un Spdif coassiale digitale che può fungere sia da ingresso che da uscita.

La scheda è di qualità con i vari layer separati per evitare interferenze.

Come suona

Il Singxer SDA1 è un dac molto musicale e dalla timbrica calda. L’ascolto non risulta mai affaticante o graffante mantenendo comunque un ottimo livello di dettaglio e rende cuffie molto aggressive come le Grado Rs1 sempre piacevoli da ascoltare.  Un’altra piacevole sorpresa è la capacità di rendere registrazioni non proprio di livello comunque gradevoli da ascoltare senza mettere in primo piano i difetti come succede con alcune sorgenti troppo radiografanti.

La scena è ottima, soprattutto per quanto riguarda la larghezza e riuscirete ad immaginare la posizione agli strumenti pur ascoltando con delle cuffie.

La parte migliore del tutto è senz’altro la gamma media resa in modo molto naturale e realistico anche con pezzi molto difficili e riesce a trasmettere tutte le emozioni “incise” nei vostri file.

Ovviamente la famosa coperta corta esiste anche qui e il Singxer  paga la sua musicalità con una leggera mancanza di dinamica e un basso non molto articolato, anche se molto profondo e godile.

Il supporto veramente nativo al DSD inoltre è ottimo e la resa è migliore rispetto a quella dei dac che utilizzano il trucco del DoP (DSD over PCM).

Conclusioni

Il Singxer  è estremamente musicale e piacevole da ascoltare, con un’ottima gamma media e pecca solo per una leggera mancanza di dinamica e un basso non proprio articolato, anche se molto profondo.

La costruzione è essenziale e senza fronzoli all’esterno, ma di qualità all’iontero-

Peccato per l’accensione sul retro che lo rende scomodo se posizionato in un rack.

Pro:

  • Suono molto musicale
  • Bella gamma media e basso molto profondo
  • Supporto al DSD realmente nativo

 

Contro:

  • Leggera mancanza di dinamica
  • Estetica un po’ dimessa

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