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Mytek Liberty DAC: un perfetto compagno di scrivania – Recensione

Dopo una lunga parentesi dedicata a prodotti portatili e pensati per la mobilità, con la recensione di oggi si torna a qualcosa di più classico, un piccolo, ma completo dac da scrivania, il nuovissimo Mytek Liberty DAC.

Mytek è un’azienda che è entrata prepotentemente nel mercato delle sorgenti digitali di alta fascia grazie a prodotti molto apprezzati come i dac Brooklyn e il Manhattan (ora entrambi alla seconda versione) e che ha deciso di fare un passo verso la gamma media grazie al nuovo arrivato protagonista della recensione.

Di seguito il setup di prova

Sorgente: PC+Jcat USB sound Card

Ampli cuffie:M2tech MarleyYulong A28, , 2 x Questyle CMA800RSchiit Asgard,

Cuffie: Denon Ah-D2000, Audeze LCD-X, Hifiman He400S, Hifiman Edition X, Heir Audio IEM 8, Noble Audio Savant, Sennheiser HD800

Casse;Adam ARTist5

Il Mytek Liberty DAC può essere acquistato direttamente sul sito Mytek  ad un prezzo di 995 euro.

 

Costruzione ed ergonomia

Il Myteck Liberty dac è un dac con uscita cuffie estremamente compatto e perfetto per essere posizionato su una scrivania collegato ad un bel paio di monitor o a una buona cuffia.
Il dac misura solo 14×21,5×4,5 cm, ma nonostante le misure compatte pesa addirittura 1,5 kg dato che il corpo è interamente realizzato in metallo. Il case è molto curato anche nei dettagli, per esempio nella parte superiore è presente il marchio di Mytek realizzato forando il case.


Il frontale è molto pulito e con pochi fronzoli con una serie di led che normalmente indicano il volume impostato o l’input al momento selezionato, un’uscita cuffie da 6,3 mm e una manopola che permette di controllare tutto, ovvero regolare il volume di ascolto,scegliere l’ input e accendere/spegnere l’apparecchio. Una cosa che ho molto gradito è la possibilità di regolare via software la luminosità dei led di modo da evitare l’odioso effetto laser quando si ascolta al buio.


Sul retro come al soli troviamo tutti gli input e output. Il Liberty dac è completo di tutti gli input tra cui una porta usb, due ingressi Spdif RCA, un ingresso ottico e uno Aes. Le uscite analogiche invece sono costituite da una coppia di RCA, mentre per l’uscita bilanciata sono stati usati due jack TRS da ¼”, soluzione che di solito si trova comunemente su apparecchiatura pro e non su quelle Hi FI. La scelta delle uscite bilanciate jack serve a contenere le dimensioni del Liberty, ma risulta un po’ limitante dato che la maggior parte degli appassionati ha cavi terminati XLR. Allo scopo sul sito Mytek sono in vendita degli adattatori da Jack TRS a XLR di buona qualità che ho usato per la recensione. Sul retro è presente anche un ingresso per alimentazione a 12 V in caso si volesse bypassare l’alimentazione switching interna e utilizzare un altro alimentatore o una batteria. Durante la prova ho provato a collegare un alimentatore Teddy Pardo 12V/2 A, ma le differenze sono trascurabili.


Le uscite analogiche non sono fisse e questo permette di usare il dac direttamente collegato ad un finale o a dei monitor da studio tipo le Adam usate nella prova.
Il Liberty DAC è supporta praticamente tutti i formati, compresi il recente MQA. Il dac è basato sul chip sabre ES9018 che lavora accoppiato a un FPGA, mentre l’ingresso usb è gestito da un chip XMOS.
L’uscita cuffie è potente ed in grado di erogare 3 W RMS su 32 ohm con un’impedenza d’uscita molto bassa.
Insieme al dac è fornito anche un software che permette di aggiornare il dac da usb e gestire il volume e la luminosità dei led direttamente da pc. Purtroppo non è presente un telecomando come nei fratelli maggiori.

Come suona

L’uscita cuffie è decisamente potente e si trova a suo agio con tutte le cuffie che ho testato anche se chiaramente non è indicata per le IEM molto sensibili data la potenza. Il Liberty pilota tranquillamente anche le LCD X e le altre orto e non va in crisi neanche con cuffie ad alta impedenza come le HD800. L’amplificatore inoltre è molto silenzioso e già con cuffie a 32 ohm non è udibile nessun rumore di fondo.
Il Liberty DAC è una sorgente molto neutrale dal carattere analitico e dinamico. L’estensione di gamma è molto estesa sia verso il basso che verso l’altro e il dettaglio è molto elevato pur non dando nessuna fatica di ascolto neanche dopo ascolti prolungati o con diffusori rivelatori come i monitor.
Nonostante le dimensioni estremamente ridotte la qualità sonora del Liberty è veramente alta, soprattutto per chi apprezza un suono più realistico e trasparente senza colorazioni.
Profonda e realistica anche la scena.


Vista la fascia di prezzo è difficile trovargli dei difetti evidenti nella qualità della riproduzione
Visto il carattere il suono è molto influenzato dalla qualità dei file. Durante la prova ho testato qualche brano in formato MQA è la qualità è veramente fantastica ed usando Tidal si ottengono risultati veramente ottimi

Conclusioni

Il Liberty DAC è un ottimo all in one perfetto compagno di scrivania.

La qualità audio è molto elevata sia come dac puro, magari collegato ad un bel paio di monitor, sia collegato direttamente alle cuffie grazie alla potente uscita.

Il dac è molto completo come input e output, peccato per l’utilizzo delle uscite bilancite jack TRS invece che il classici XLR

 

Recensione in breve

Voto: 9 su 10

Pro:

  • Completissimo come input e output
  • Ottima qualità sonora
  • Uscita cuffie potente
  • Dimensioni molto compatte
  • Prezzo competitivo

Contro:

  • Uscite bilanciate non xlr
  • Non è controllabile da telecomando

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